Glossario forma di lavoro
  • Lavoro Interinale
  • Lavoro Minorile
  • Lavoro Socialmente Utili
  • Lavoro Part-Time
  • Lavoro Parasubordinato

  • Lavoro Interinale : il lavoro interinale o temporaneo (è questa la denominazione prevista dalla legge) è un rapporto di lavoro per la realizzazione di contratti tra un’agenzia che fornisce uno o più lavoratori ed una azienda che ne utilizza, in via temporanea, le prestazioni.

    E’ vietato ricorrere al lavoro interinale nei seguenti casi:

    • per sostituzione di lavoratori in sciopero;
    • se la mansione richiesta era svolta da dipendenti licenziati negli ultimi 12 mesi o in cassa integrazione;
    • se l’impresa non è in regola con la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
    • se le mansioni richieste sono escluse dal decreto ministeriale 11\5\99 perché particolarmente pericolose;
    • se la qualifica richiesta ha scarso contenuto professionale;

    Lavoro Minorile : fenomeno antico quanto il lavoro stesso, il problema fu affrontato per la prima volta nel 1859, con la legge Casati (mai rispettata) che vietava l’impiego di minori di nove anni nelle miniere: Solo nel 1886 si arriva a stabilire l’età minima per l’impiego che è fissata a 12 anni. Infine, con la legge n.977 del 1967 si stabilisce che l’età d’avvio al lavoro è di 15 anni, fatta eccezione per l’agricoltura dove possono essere impegnati anche i ragazzi di 14 anni. Il 16 aprile 1998, a tre anni esatti dall’assassinio del dodicenne pakistano Iqbal Masih (ucciso dalla mafia dei produttori di tappeti perché si era ribellato alla condizione di schiavitù cui era sottoposto) CGIL, CISL e UIL, governo e imprenditori presentano la "Carta degli impegni" per eliminare il lavoro minorile. L’accordo prevede una azione integrata tra le parti sociali su tre livelli: internazionale, nazionale e locale. La tematica entra a far parte anche dei contratti nazionali di lavoro.

    L’Italia non è estranea al fenomeno, secondo una proiezione Istat del ’98 lavorano (dopo aver abbandonato la scuola o nei ritagli di tempo) 500 mila ragazzi sotto i 14 anni; un numero destinato ad aumentare sotto la spinta delle immigrazioni extracomunitarie.

    Lavori Socialmente Utili : Per come hanno funzionato sino ad oggi, i lavori socialmente utili si collocano a metà tra una forma di assistenza e sostegno al reddito ed un trampolino verso il lavoro. Sono infatti nati qualche anno fa per mettere fine alla pratica delle proroghe di trattamenti di cassa integrazione e mobilità, nella speranza di sostituirvi attività che, oltre ad assicurare servizi agli enti locali e sostegno al reddito dei lavoratori, potessero costituire per questi ultimi forme di riaccostamento ad attività lavorative. I lavori socialmente utili sono stati avviati tramite la presentazione di progetti, che inizialmente non potevano superare i 12 mesi di durata, da parte delle amministrazioni pubbliche, locali o centrali, finanziati da risorse a carico dello Stato (Fondo per l'occupazione, presso il Ministero del Lavoro). Dal 1995, anno in cui si è iniziato a finanziare i lavori socialmente utili, il numero dei soggetti coinvolti ha continuato ad aumentare, con le successive proroghe dei primi progetti e con il finanziamento di nuovi progetti, che si rivolgevano, oltre che ai lavoratori con trattamenti di cassa integrazione e mobilità in scadenza, anche ai giovani, in assenza di altre risposte in anni di emergenza occupazionale, soprattutto in alcune aree.

    I lavoratori coinvolti ricevono un assegno di lire 850.000 per 20 ore settimanali di attività. In caso di utilizzo per orario superiore spetta un importo integrativo. Poiché il lavoro socialmente utile non costituisce giuridicamente un rapporto di lavoro, non è prevista copertura previdenziale.

    Lavoro Part-Time : è una tipologia di lavoro ad orario ridotto, che può essere instaurata sia nei rapporti di lavoro a tempo indeterminato che a tempo determinato. Il decreto legislativo di riforma del part-time varato dal Consiglio dei ministri, il 28 gennaio 2000, recepisce la direttiva europea in materia.

    Esistono forme diverse di part-time:

    • part-time orizzontale ( attività prestata in tutte le giornate lavorative con orario giornaliero ridotto);

    • part-time verticale (attività prestata solo in alcuni giorni della settimana con orario pieno o ridotto);

    • part-time ciclico (attività prestata solo in alcune settimane o mesi dell’anno con orario pieno o ridotto, di solito questa forma interessa lavoratori assunti in settori con elevate punte di stagionalità).

     

    Lavoro Parasubordinato : questa forma di lavoro non prevede l’instaurarsi di un rapporto di lavoro dipendente, si pensi ad esempio a collaboratori e consulenti, ma è una prestazione lavorativa temporanea, in cui le modalità di lavoro, la durata e il relativo compenso sono stabiliti da un contratto stipulato dalle parti. Tale contratto non obbliga né all’iscrizione ad albi professionali, né all’apertura di una partita Iva. In Italia, vi sono, diverse possibilità contrattuali che possono essere schematizzate in distinte tipologie, ognuna delle quali risponde a modalità lavorative differenti ed è soggetta a regimi previdenziali diversi:

    • contratto di collaborazione coordinata e continuativa : il lavoratore "parasubordinato" ha autonomia organizzativa circa le modalità, il tempo ed il luogo dell’adempimento, ma l’attività lavorativa deve collegarsi funzionalmente e strutturalmente all’organizzazione dell’impresa ed, inoltre, deve svolgere una serie di prestazioni lavorative reiterate nel tempo frutto di un accordo tra le parti. Questo tipo di contratto non prevede automaticamente l’unicità della prestazione. Il lavoratore può accendere altri contratti di collaborazione ameno che non ci sia un esplicito divieto inserito nel contratto.

    • collaborazioni occasionali : il requisito è la saltuarietà il lavoratore svolge la sua attività in modo autonomo e non vincolato ad orari rigidi salvo le esigenze specifiche dell’azienda. La collaborazione occasionale è esentata dall’obbligo di contribuzione previdenziale e ciò fa si che molti contratti che per loro natura dovrebbero essere continuativi vengano, dai committenti classificati come occasionali.

    • consulenze professionali : queste sono prevalentemente di natura occasionale; solitamente il prestatore apporta capitali o mezzi ( ad es. camion) e alle volte anche la propria manodopera e la sua retribuzione potrà essere corrisposta a percentuale – mensilmente, a cottimo, comunque legata agli utili netti dell’impresa.

    E’ una tipologia contrattuale di cui si abusa: non c’è obbligo di versamento contributivo e questo nasconde una forte evasione fiscale , rende difficile i controlli ed, inoltre, questa forma contrattuale viene utilizzata per abbassare i costi, sia diretti , di applicazione del contratto nazionale, che indiretti, fiscali e previdenziali. Spesso queste forme contrattuali sono un abuso perché, negli accordi, chi poi lavora, non partecipa in realtà al rischio impresa con mezzi propri, progetti o capitale. Offre una prestazione di puro lavoro che maschera forme di lavoro subordinato.